La violenza denunciata spontaneamente dalle donne che ne sono vittime è solo una parte molto esigua di un fenomeno infinitamente ampio e sommerso. A causa delle lesioni le donne si rivolgono frequentemente al medico e al Pronto Soccorso più frequentemente di quanto si rivolgano, per scelta, alle Forze dell’Ordine. Le ferite dell’anima, legate alla violenza psicologica, sono invece spesso raccontate al parroco.
I consultori svolgono un ruolo fondamentale nella lotta contro la violenza domestica e devono mettere in atto specifici interventi di primaria importanza. Pertanto, è opportuno affinare la loro capacità di cogliere gli elementi importanti ma di non facile interpretazione del rapporto che si instaura tra operatore e utente. Difficilmente le donne si rivolgono al consultorio per una richiesta aperta di aiuto.
In seguito, a una situazione di violenza domestica la donna entra frequentemente nei consultori portando altre problematiche e proprio in questa fase la figura di accoglienza ha il compito di raggiungere la donna portatrice del suo segreto, vuole essere vista nella sua globalità, vuole essere ascoltata per ciò che dice e soprattutto per ciò che non dice.
Le figure suddette sono luoghi di prima linea per intercettare, trattare e denunciare alle autorità preposte i casi sospetti di violenza sulle donne in quanto devono essere in grado di riconoscere i casi di violenza e di gestire la prima accoglienza.
In questa fase è fondamentale l’ascolto attivo per mettere la donna nelle condizioni di poter raccontare la propria esperienza sentendosi empaticamente compresa. Al tempo stesso, è opportuno conoscere i percorsi istituzionali di supporto per l’uscita dalla violenza verso cui indirizzare la donna maltrattata:
– centri antiviolenza
– case alloggio
– associazioni di donne di volontariato che operano sul campo
– leggi di tutela dei diritti delle donne
Il progetto E… vento di donna si pone l’obiettivo di sviluppare un servizio di prima linea nel fornire alla donna un’accoglienza personalizzata rispetto alle sue esigenze: durante questi momenti formativi saranno affrontate le tematiche inerenti il fenomeno della violenza di genere dal punto di vista psicologico, sociale e legale.
I percorsi formativi saranno volti alla diffusione di efficaci strumenti di genere antiviolenza e di procedure che favoriscano il raccordo tra i vari attori territoriali.
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