Conttataci: +39 06 57087021 | info@eventodidonna.it

"Un soffio verso il cambiamento socio-culturale per eliminare le discriminazioni di genere e contrastare la violenza sulle donne"

Piano d’azione contro la violenza sulle donne: differenze tra vecchio e nuovo

Il Piano d’azione straordinario contro la violenza sulle donne del triennio 2015-2017 verteva su tre assi: prevenzione, protezione e punizione ma non c’erano stati molti interventi in merito.

Si tratta più di una dichiarazione d’intenti che di un piano con una struttura estremamente deficitaria, ha dichiarato la Dottoressa Claudia Pividori dell’Università degli Studi di Pavia.

Nell’ambito della prevenzione, più precisamente nell’area educazione, non è menzionata quella formale e tanto meno campi quali la famiglia, i luoghi di lavoro, le associazioni sportive o religiose.

Sulla protezione sono individuati i punti di intervento (valutazione del rischio, soccorso e re-inserimento sociale e lavorativo) ma non prende in considerazione servizi quali l’accoglienza e i centri anti-violenza.

Per quanto riguarda la punizione, l’unica azione individuata è quella relativa al recupero degli uomini maltrattanti.

Con il nuovo Piano 2017-2020 è stato fatto un passo in avanti: oltre a una maggiore conformità alle raccomandazioni internazionali, il Dipartimento per le Pari Opportunità ha firmato una convenzione con il CNR che monitorerà l’attuazione del Piano.

Queste sono le basi per sapere – precisa la Dottoressa Pividori – quali saranno gli effetti del piano tra due anni.

 

Fonte: Osservatorio Diritti

Setup Menus in Admin Panel