I dati attuali dimostrano che i nuovi adolescenti faticano a controllare la rabbia e a non ricorrere a comportamenti discriminatori e stereotipati nonché aggressivi e umilianti tra i due sessi con una conseguente difficoltà a costruire relazioni interpersonali collaborative. Tali atteggiamenti sono ammessi e tollerati da parte sia di chi li mette in atto sia di chi li subisce.
L’adolescenza è invece una fase molto importante per evitare l’innescarsi di dinamiche violente e per favorire l’acquisizione del concetti di rispetto e parità, perché è proprio in questa fase che nascono i primi rapporti di coppia.
Il progetto E… vento di donna intende proporre iniziative di prevenzione alla violenza di genere nelle scuole per costruire un modello d’intervento strutturato in un’ottica complessa e multidimensionale. L’obiettivo generale del percorso di sensibilizzazione e formazione rivolto agli adolescenti ambosessi è quello di diffondere la cultura di genere e promuovere la diffusione di valori universali quali la tolleranza, il rispetto di sé e dell’altro.
La formazione agisce su due livelli:
– la sfera dello sviluppo personale nell’ambito della quale l’allieva/o imparerà a riconoscere le proprie emozioni e a gestirle;
– la sfera civile della persona, nella quale saranno insegnati i valori di pari opportunità, di rispetto della diversità, di responsabilità verso se stessi e gli altri.
Dal punto di vista metodologico vengono utilizzati:
– giochi di ruolo
– brainstorming
– training all’assertività e abilità sociali
– costruzione dei collage e cartelloni
– giochi in piccoli gruppi
– case history
– scale di autovalutazione
L’azione educativa si avvale di kit didattici e sussidi creati ad hoc e fruibili attraverso la piattaforma on line di seguito descritta, video, documenti, bibliografie con agganci e integrazioni con i vissuti degli studenti, film, animazioni teatrali, ricerche.
Il fenomeno della violenza di genere viene svelato in modo trasversale in tutti i suoi aspetti e forme. I partecipanti si esercitano al pensiero critico, al riconoscimento di stereotipi e pregiudizi, alla scoperta e quindi analisi del meccanismi e dei modelli socio-culturali negativi e prevaricanti.
Alla formazione frontale si affianca quella e-learning grazie alla piattaforma digitale.
Dal punto di vista pedagogico, l’approccio al tema della violenza richiede un’impostazione relazionale e una conduzione delle attività basate su un clima di serenità, accoglienza e parità, funzionali a facilitare il coinvolgimento degli studenti senza suscitare eccessive reazioni emotive. Si privilegia il lavoro di gruppo in cui ci si pone alla pari di fronte al tema, facendo domande, confrontandosi apertamente, con rispetto per ogni punto di vista e atteggiamento empatico: ognuno si mette in gioco con i propri pensieri e le proprie emozioni affinché tutti insieme si possa riconoscere gli stereotipi e le convinzioni culturali errate che alimentano tacitamente la violenza. Gli studenti vengono stimolati a costruire una possibile storia di violenza, immaginandola a partire dal proprio vissuto: situazioni quotidiane, a scuola, a casa, per strada.
L’elaborato finale viene presentato dagli stessi ragazzi e ragazze nella giornata conclusiva dell’intervento agli insegnanti, alle istituzioni e ad altri gruppi di adolescenti.
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Guarda alcune delle attività:
Laboratorio di prevenzione alla Violenza di genere rivolti ai minori del CAS di via Staderini.